(Reuters Health) – Un programma di sostegno alle persone anziane che combina psicologia e architettura. In altre parole, assistenza psicologica/occupazionale e modifiche alla casa per renderla a misura di anziano.
Questo esperimento è stato effettuato con successo negli USA e gli autori lo hanno illustrato in un articolo pubblicato da JAMA Internal Medicine online.
“PerchĂ© una persona sia in grado di invecchiare a casa propria, è importante lavorare sia sull’ambiente domestico che sul soggetto”, dice Sarah Szanton, professoressa e direttrice del Center on Innovative Care in Aging presso la Johns Hopkins School of Nursing e la Johns Hopkins School of Public Health, che ha ideato il nuovo programma di sostegno.
“Con il nostro programma, un infermiere e un terapista occupazionale si recano a casa della persona e si occupano delle questione che la persona anziana ritiene importanti”, aggiunge Szanton.
Lo studio
Per un periodo di 12 mesi, il team di Szanton ha reclutato 300 anziani – con un’etĂ a partire dai 65 anni – che avevano difficoltĂ a svolgere una o piĂą attivitĂ quotidiane.
Il primo gruppo – rappresentato dalla metĂ del campione selezionato – ha ricevuto ristrutturazioni funzionali alla propria abitazione, oltre a quattro visite da un’ora da parte di un infermiere/a e fino a sei visite da un’ora di un terapista occupazionale.
L’altra metà , il gruppo di controllo, ha ricevuto 10 visite di un’ora da parte di un assistente alla ricerca che ha aiutato gli anziani a individuare le attività sedentarie che avrebbero voluto apprendere o fare, come imparare ad usare internet, dedicarsi ai giochi da tavolo e ascoltare musica.
Gli infermieri hanno aiutato i partecipanti del gruppo di trattamento attivo ad apprendere strategie per gestire i sintomi depressivi e i problemi di equilibrio. I terapisti occupazionali li hanno assistiti nell’individuazione di possibili modi per superare i limiti fisici.
Le modifiche alla casa hanno incluso il livellamento e la riparazione dei pavimenti, la stabilizzazione delle scale, la sostituzione del wc con uno a seduta più alta, l’installazione di maniglioni di sostegno e l’aggiunta di un secondo corrimano per scendere le scale.
I ricercatori hanno intervistato i volontari dello studio sulla loro incapacità di eseguire attività quotidiane all’inizio dello studio e dopo cinque e 12 mesi.
Alla fine dello studio, la grande maggioranza del gruppo del trattamento attivo affermava che il programma aveva reso più semplici le loro vite (82,3% vs 43,1%),che li aveva aiutati a prendersi cura di se stessi (79,8% vs 35,5%) e che aveva contribuito a far loro acquisire fiducia nella gestione delle sfide quotidiane (79,9% vs 37,7%).
Fonte: JAMA Internal Medicine 2019
Linda Carroll
(Versione Italiana Quotidiano SanitĂ /Popular Science)